In memoria del poeta Maestro Lorenzo
Terramadre. Terracarne.
Terracielo.
Tornare a questa terra come a un
grembo,
a una madre che promette e
rassicura.
Avere la pazienza antica del
pastore
che ritorna nella sera col sudore
benedetto
dai passanti e sorride come fosse
solo quello il suo mestiere.
Tornare alla terra e sentire che
c'è un corpo
millenario di storie di voci di
leggende
a mescolarsi e sentire in
quell'incanto
tutto il bene del mondo a
germogliare
come un seme.
Tornare alla terra e sentire che i
calli
sono solo la preghiera, poi viene il
raccolto
ed è tutta una festa nelle case di
chi resta
a custodire l' azzurro primitivo
dei paesi,
il fuoco nei camini amico dei
ricordi,
una nuova resistenza nei secoli a
venire.
Tornare alla terra come fosse una
promessa,
fatta agli avi, tornare alla terra
per renderli immortali.
Tornare a far brillare questa
terra,
come a mettere un sigillo o una
fiamma
di speranza che rimanga, che
renda più vivo
persino l' abbandono, il deserto
lasciato dal progresso e la sua
scia.
Lorenzo Pataro
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